I bambini prendono coscienza del proprio corpo utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé e del mondo…
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, saltare, correre sono azioni che permettono al bambino di percepire la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva, sono fonti di benessere e di equilibrio psico-fisico.
Le esperienze motorie favoriscono, dunque, la capacità di alternare la parola con i gesti, di integrare differenti linguaggi, di accompagnare narrazioni, la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo…
Il gioco motorio, attraverso i sensi, permette al bambino il passaggio dal piacere di agire al piacere di pensare, favorendo l’emergere di emozioni e sensazioni altrimenti poco raggiungibili.
Con la propria classe ed in uno spazio protetto con materiale destrutturato (cuscini, teli, fogli, cubi morbidi, materassi..), il bambino sarà libero di costruire e distruggere, confrontarsi con le proprie e altrui emozioni, osservare le proprie conquiste, affrontare le paure, sarà libero di potersi affermare e differenziare come individuo con la costante presenza dell’insegnante che lo accompagnerà in questo percorso come facilitatore e contenitore sicuro.
L’attività motoria proposta considera il bambino nella sua globalità ed il suo obiettivo principale è quello di favorire l’integrazione armonica degli aspetti motori, affettivi, relazionali e cognitivi.
Il corpo in movimento è alla base dello sviluppo della vita emotivo-affettiva, della spinta relazionale verso l’altro, dell’adattamento sociale e dei processi cognitivi: per tanto questo percorso mira a sostenere il bambino nella crescita, promuove il riconoscere e gestire le emozioni, è volto a far riconoscere i propri punti di forza e le debolezze, a favorire l’emergere di immagini e a migliorare la capacità di narrazione, ed inoltre mira a prevenire ed individuare eventuali difficoltà a livello motorio o psico-affettivo.
Il gioco motorio all’interno del contesto scolastico, può completare le diverse esperienze di apprendimento e potenziare i livelli di sviluppo: per il bambino può diventare infatti, un momento privilegiato in cui esprimere e liberare le proprie tensioni, scoprire e rafforzare la propria identità, attraverso l’interazione con il proprio sé corporeo, l’altro, con il mondo degli oggetti, lo spazio che lo circonda ed il tempo, imparando ad ascoltare e ad ascoltarsi, ad osservare, ad attivare relazioni interpersonali positive con i pari e l’adulto.
Il bambino attraverso il movimento progressivamente conosce sé ed il mondo: in questa occasione, il movimento diventa momento ludico, creativo e formativo e fornisce da una parte l’acquisizione di nozioni fondamentali (ad esempio coordinazione motoria, maggiore consapevolezza delle proprie percezioni sensoriali, promuovere la capacità di autocontrollo, espressione e gestione delle emozioni, migliorare l’autostima, sviluppare l’organizzazione dello schema corporeo e dell’immagine di sé…), e dall’ altra sviluppa gli aspetti creativi, affettivi/emotivi, sociali legati all’esperienza del gioco.
Favorire l’integrazione armonica degli aspetti motori, affettivi relazionali e cogntivi di ogni bambino.
Bimbi 2/3anni:
Attività specifiche: giochi psicomotori e di movimento; esercizi con attrezzi ( palla, cerchi, tappeti)
Giochi di squadra e di cooperazione adatti all’età
Bimbi 4 anni:
Attività specifiche: giochi psicomotori e di movimento; esercizi con attrezzi (palla, cerchi, tappeti)
Giochi di squadra e di cooperazione adatti all’età.
Bimbi 5 anni:
Attività specifiche: giochi psicomotori e di movimento; esercizi con attrezzi, ( palla, cerchi, tappeti)
Giochi di squadra e di cooperazione adatti all’età.
Il laboratorio di gioco-motricità verra’ condotto dalle insegnanti di sezione, sotto la supervisione di una psicomotricista.
Si svolgerà una volta alla settimana nel salone della scuola debitamente igienizzato e sanificato prima e dopo l’utilizzo dello stesso.
DESTINATARI: i bambini di 5 anni
TEMPI: è previsto un giorno alla settimana di pomeriggio
OBIETTIVI PRINCIPALE: sviluppare e mantenere l’attenzione durante la lettura di una storia, saperla riproporre ai propri compagni o riviverla (per esempio attraverso la cesta dei travestimenti semplicemente mentre si gioca), illustrarla attraverso un disegno, riordinarla in sequenze volutamente messe in disordine. Imparare ad usare vocaboli nuovi ,formulare brevi frasi di senso compiuto e discriminare i suoni che compongono una parola (metafonologia). Oltre alla mente che corre più veloce ci sono anche le mani, attraverso queste il bambino esercita il coordinamento tra occhio e mano e allena la percezione visiva . Contemporaneamente impara a eseguire il tratto grafico, a colorare e ad orientarsi nello spazio del foglio. Tutti questi obiettivi servono a dare al bambino una preparazione utile per il suo percorso che continuerà alla primaria.
METODOLOGIA: i bambini si troveranno spesso a fare dei lavori in gruppi, questo perché dal confronto, dalla collaborazione, dalla condivisione si va a formare sempre di più l’identità del bambino. Anche la spiegazione data da un compagno, appare subito più’ chiara ! La chiave di tutto è il FAR FARE, ovviamente con la supervisione dell’insegnante che crea situazioni, attività e giochi su misura .Tutto questo non si limita solo al laboratorio linguistico ma a tutti gli altri (interdisciplinarità ) perché sono tutti collegati e interdipendenti tra loro.
MODALITÀ DI VERIFICA: l’insegnante valuterà l’attività in base al coinvolgimento dei bambini, i loro interventi e i lavori da loro prodotti. Segue un confronto settimanale tra le insegnanti
DESCRIZIONE:
Il seguente progetto è rivolto ai bambini che frequentano il terzo anno di scuola dell’infanzia La prospettiva educativa-didattica di questo progetto non è tesa al raggiungimento di una competenza linguistica, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto, comprensione ed appropriazione dei significati. Nell’insegnamento precoce di una lingua straniera, il gioco rappresenta uno strumento didattico indispensabile, poiché favorisce la motivazione dell’apprendimento e agevola tutte le forme di linguaggio. Saranno proposti giochi di gruppo. Il programma è basato su esperienze quotidiane concrete, attività manipolative, costruzione di cartelloni, canzoni, filastrocche, schede, piccole drammatizzazioni,
FINALITÀ GENERALI:
OBIETTIVI SPECIFICI:
METODOLOGIA:
Le attività proposte saranno sempre in forma ludica, attraverso giochi di gruppo, a coppie, privilegiando soprattutto la fase orale.
IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE SPECIFICHE:
Saluti Presentazione di se stessi
Colori Numeri
Parti del corpo Animali
Oggetti Giocattoli Famiglia/casa Cibi.
Scuola Abbigliamento
ATTIVITÀ PREVISTE:
Attività di gruppo e individuali.
Schede operative. Ascolto e visione di materiale multimediale,
TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ
Indicativamente, i tempi di svolgimento saranno di 1 ora a settimana.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO:
Giochi di gruppo, coppie, giochi di imitazione, role-play, attività grafiche, canzoni, filastrocche, uso di giochi strutturati, flashcards, video/audiocassette, libri.
RICADUTA PREVISTA ALLA CONCLUSIONE DEL PROGETTO Stimolare la curiosità dei bambini ed abituarli a considerare e usare altri codici espressivi e di comunicazione anche in previsione all’ingresso nella scuola primaria.
DESTINATARI: i bambini i 5 anni
TEMPI: è previsto un pomeriggio alla settimana
OBIETTIVI PRINCIPALI: sviluppare il pensiero computazionale nel bambino, consolidamento dei concetti topologici, della lateralità e la capacità di potersi muovere nello spazio in base a dei precisi comandi. Tutti concetti fondamentali per fare coding.
METODOLOGIA: il bambino si troverà a giocare sul reticolo, a eseguire lui stesso dei comandi dati a sua volta dai compagni. Questo verrà proposto sotto forma di gioco da tavola, anche in formato più grande: un percorso che il bambino potrà affrontare fisicamente o far affrontare a bee-bot (un piccolo robottino dalla forma di ape che affronterà il percorso in base a precisi comandi dati dal bambino) ovviamente con la presenza dell’insegnante. Si utilizzeranno personaggi legati alla programmazione di riferimento e si prenderà spunto anche da storie lette durante il laboratorio linguistico.
MODALITÀ DI VERIFICA: l’insegnante valuterà in base al coinvolgimento del bambino, in base agli argomenti trattati che hanno bisogno di un tempo di sedimentazione a volte più lungo. Seguirà un confronto settimanale tra colleghe.
Il laboratorio nasce dall’esigenza di accompagnare i bambini Ldi cinque anni alla scoperta dello spazio, della logica e dei numeri e si propone di offrire ai bambini delle esperienze indirizzate a sviluppare competenze di tipo logico-matematico, per potenziare la capacità di ragionamento, di orientamento e di risoluzione dei problemi.
Ciò che si vuole promuovere è l’acquisizione di un modo di pensare che nasce non solo dal saper “usare i numeri” ma soprattutto dal ragionare con essi e su di essi rendendoli consapevoli delle funzioni che i numeri svolgono nella realtà giornaliera.
I bambini esploreranno la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il raggruppare con disegni e parole.
Il laboratorio logico-matematico prevede un percorso di attività organizzate in incontri di conoscenza e scoperta dove il bambino sperimenta, impara a confrontare, a ordinare, formulare ipotesi e verificarle promuovendo un apprendimento che si basi sull’esplorazione, sulla comprensione e sull’operatività creativa.
Destinatari: bambini di 5 anni
Tempi: è previsto un incontro pomeridiano con cadenza settimanale
Obiettivi principali:
Metodologia:
La modalità di insegnamento si fonda su principi didattici solidi come lo sperimentare, il “fare” in collaborazione e confronto con gli altri. Si opererà quindi in modo intenzionale, specifico, mirato per lo sviluppo delle competenze logico/matematiche, accompagnando naturalmente il bambino in questa dimensione di scoperta creando situazioni da risolvere, contesti semplici ma stimolanti, percorsi e proposte operative. Le attività create verranno svolte in maniera individuale, a piccoli gruppi o insieme all’insegnante in base alle singole proposte e ai bisogni dei destinatari.
Valutazione:
La valutazione sarà effettuata in itinere mediante l’osservazione diretta da parte delle insegnanti
Ideazione
“Stare all’aperto rafforza salute e mente”
Outdoor education significa letteralmente: “Educare fuori dalla porta” rappresenta sia una proposta di tutela e promozione della salute del bambino e dell’adulto, come stile di vita sano, ancora più significativo in questo momento storico; diviene anche un differente approccio didattico-educativo.
L’outdoor education, ha coinvolto l’interesse del gruppo educativo e ne diviene strumento poichè risulta essere un’insieme di pratiche che si basano sull’utilizzo dell’ambiente naturale come spazio privilegiato, come “aula didattica” dove compiere “esperienze significative” all’interno del quale il bambino risulta essere il “protagonista assoluto”.
In particolare, l’aspetto distintivo è rappresentato da un tipo di approccio sensoriale-esperienziale mirato allo sviluppo del bambino e al suo apprendimento all’interno di un contesto di relazioni che caratterizzano la sua vita sociale.
L’ambiente esterno, assume la valenza di un contesto educante che, oltre ad essere un luogo in cui si apprende, offre l’opportunità di rafforzare il senso dell’ambiente naturale, il senso di appartenenza e di cittadinanza e consente di esprimere e potenziare le competenze emotico-affettive, sociali, espressive, creative e senso-motorie.
Destinatari:
Tutti i bambini e le bambine frequentanti, di età compresa dai 2 ai 6 anni.
Spazi:
Territorio di San Carlo Canavese, privilegiando i prati e i boschi presenti e spazi verdi interni alla scuola.
Tempo:
Si privilegia l’uscita quotidiana
Obiettivi:
(i cambiamenti stagionali)
Attività:
Finalità:
Verifica:
Settimanalmente l’équipe educativa si confronterà sull’esperienza vissuta con i bambini, riportando i vissuti di questi che diventeranno l’oggetto di attività, proposte laboratori, favoriranno un progettare sull’esperienza, mantenendo un’ unica centralità: il bambino.