La Scuola Materna quest’anno ha voluto ricordare la festa dei nonni facendo vivere ai bimbi una giornata tipo di una nonna d’altri tempi: la mitica nonna Giovanna.
La nonna Giovanna, ultranovantenne, è riuscita ad emozionare i bimbi raccontando di quando lei, la mattina, si alzava presto per mungere le mucche, o si caricava la gerla sulle spalle per andare a raccogliere il fieno.
I bimbi hanno visto non solo come si girava la polenta nel paiolo, ma anche come si tagliava con il filo di corda e, soprattutto, hanno fatto a gara per mangiarla.
La nonna, dopo pranzo, si faceva un buon caffè, ma i chicchi li macinava nel macinino a mano e magari al pomeriggio stirava un po’.
I bimbi sono rimasti a bocca aperta nel vedere la cenere calda che la nonna aveva messo nel ferro da stiro per scaldarlo e stirare.
E che dire della lampada a petrolio con cui alla sera illuminava la stanza per fare la calza con i ferri da lana e nelle fredde notti d’inverno scaldava il suo letto con la boule di rame piena di acqua calda?
Al termine della mattinata, infine, i bimbi hanno gustato “le offele” preparate con l’apposito attrezzo da una nonna di San Carlo.
È stato veramente educativo per i bambini conoscere la figura del nonno in questo modo e capire quanto il suo ruolo fosse importante nella famiglia.
Questa giornata molto particolare è arrivata al cuore dei bambini, perché è stata raccontata come una fiaba; loro sono volati indietro nel tempo con l’aiuto di Rina, “una nonna fata”, che con la magia della sua bacchetta e la formula magica ha fatto apparire la sua nonna Giovanna.
Rivolgiamo un ringraziamento particolare a tutti quei nonni che ci hanno prestato gli oggetti di un tempo che fu, che hanno incuriosito i bimbi e hanno aggiunto un valore in più alla giornata, che rischierebbe di assumere solo una valenza commerciale.
Grazie Nonni per la vostra presenza!